Ogni tanto, quando posso, mi concedo volentieri una colazione al bar. È un lusso che ho iniziato a concedermi da qualche anno. Ricordo che avevo da poco lasciato uno dei lavori meno remunerativi della storia.
Ero stato incaricato di creare un CRM da zero. Non ho utilizzato nessun framework o pacchetto conosciuto. Mi sono semplicemente messo a realizzare quel software partendo da una lista delle cose che avrebbe dovuto fare secondo il cliente. Avevo addirittura fatto una quotazione piuttosto onesta, che però il cliente non ha mai rispettato ne onorato.
Terminato questo mio percorso “glorioso”, ho deciso di dedicarmi qualche mese alla pura disoccupazione. Avevo diversi lavori da terminare (ovviamente ero già in partita iva) e volevo assolutamente prendermi del tempo per me. Dopotutto, avevo passato per quasi 2 anni il mio tempo in questo strano ufficio, pieno di clienti, che però non pagavano mai i servizi che ricevevano. Quindi, anche io, da fornitore “in sede”, per la proprietà transitiva, venivo pagato poco e male.
Il corso d’inglese
Con Giulia, la mia ragazza, avevamo deciso di iscriverci a un corso di lingua inglese. Le prospettive erano interessanti, c’era un’insegnante madre lingua e la promessa di poter affrontare preparati un temutissimo esame finale, con tanto di certificazione.
Ricordo con piacere che, durante il primo mese, avevamo vagato per tutto il paese nella speranza di trovare un bar che facesse un buon cappuccino. Dopotutto, ci servivano le giuste energie per poter affrontare un’ora di discorsi quasi incomprensibili.
Il corso aveva una durata totale di 3 mesi, e i giorni incominciarono a passare. Facevamo gli esercizi e le conversazioni diventavano sempre meno incomprensibili. Ma prima di chinarci sui libri in classe, non poteva mancare il nostro cappuccino al bar.
Il nostro cappuccino
Alla fine, abbiamo trovato un piccolo bar in centro, ci voleva qualche minuto di cammino dalla scuola d’inglese, però ne valeva la pena. E adesso, a diversi anni di distanza, il corso è terminato, ma l’abitudine di prenderci il nostro cappuccino in santa pace, è rimasta.
Quando sono in smart working, il sabato o qualche giorno che noi riteniamo speciale, ci ritagliamo la nostra oretta mattutina e ci sediamo al tavolo di quel bar. Ci sono state volte in cui abbiamo anche pensato di smetterla con questa strana abitudine, ma alla fine, è un ottimo modo per riflette, costringerci a guardarci e ad affrontare in un luogo neutrale, tanti argomenti che altrimenti rischieremmo di ignorare completamente.